Vuelta a España 2019, Rémi Cavagna stremato ma felice: “Gli ultimi 25 chilometri sono stati terribili”
Rémi Cavagna ricorderà a lungo la diciannovesima tappa della Vuelta a España 2019. Il francese ha pescato il classico jolly, andando in fuga nelle prime battute e riuscendo poi a sfruttare le proprie doti da cronoman per rendersi artefice di una lunga cavalcata solitaria, durata ben 25 chilometri, fino al traguardo di Toledo. Nonostante il gruppo sia rimasto sempre molto vicino, negli ultimi dieci chilometri addirittura al di sotto del minuto, il francese ha dato dimostrazione di meritare la maglia della Deceuninck-Quick-Step, squadra dal livello sempre più alto nei propri interpreti.
“Ho sofferto molto alla fine della gara. Gli ultimi 25 chilometri sono stati terribili, sono stati praticamente sempre controvento – ha dovuto ammettere ai media dopo il traguardo – Volevo andare più veloce ma non ci sono riuscito. Avevo paura che sarebbero tornati, ma alla fine è andata bene. Mi sono guardato alle spalle sull’ultimo rettilineo e ho visto che erano alla curva. Poi, mi sono detto ‘ok, sono troppo lontani, ho vinto'”.
Si tratta della quarta vittoria per la sua squadra soltanto in questa edizione della Vuelta, un bottino non indifferente: “Ogni giorno cerchiamo di fare del nostro meglio con la squadra – aggiunge – È già la nostra quarta vittoria. Oggi correvamo per Philippe (Gilbert). Un gruppone è andato, ho seguito e non ho dovuto tirare perché il mio capitano era dietro. Era il mio obiettivo vincere una tappa alla Vuelta e questa è una liberazione”.
Per un corridore che ha da poco compiuto 24 anni non è facile avere questa brillantezza dopo quasi tre settimane di gara: “Ho davvero un ottimo recupero. Ogni giorno che passa mi sento meglio. Non dirò che mi sento davvero fresco, ma ho ancora energie. Era la mia ultima opportunità di vincere e ho fatto tutto il possibile”.
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